DENOMINAZIONE: APPALTO DI PROGETTAZIONE ESECUTIVA ED ESECUZIONE IN APPALTO DEI LAVORI DI RADDOPPIO DELLA LINEA FERROVIARIA PESCARA-BARI, NELLA TRATTA TERMOLI-LESINA, LOTTO 1 RIPALTA-LESINA TRA LA PK 0+000 E LA PK 7+470, COMPRENSIVO DI ARMAMENTO FERROVIARIO, DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI/TRAZIONE ELETTRICA, LUCE E FORZA MOTRICE, TELECOMUNICAZIONI, SEGNALAMENTO
Il raddoppio ferroviario della tratta Ripalta-Lesina della linea ferroviaria Pescara-Bari ha uno sviluppo di circa 8.000 m, tutti compresi in territorio pugliese, nei Comuni di Serracapriola e Lesina, entrambi in provincia di Foggia. L’intervento ha inizio in corrispondenza del km 464+268 della linea storica e prevede:
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Tra km 0+000 e km 0+750 circa: l’ampliamento della sede ferroviaria esistente lato monte;
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Tra km 0+750 e km 2+200 circa: l’attrezzaggio tecnologico (armamento ed Impianti Tecnologici Ferroviari) della sede già adeguata per il doppio binario in precedenti appalti;
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Tra km 2+200 e km 5+200 circa: la realizzazione della nuova sede in variante a doppio binario, caratterizzata dal Viadotto Ripalta che si sviluppa per circa 1175 m;
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Tra km 5+200 e km 7+470 circa: l’ampliamento della sede ferroviaria esistente lato mare.
L’opera principale che dovrà essere realizzata nell’ambito dell’appalto è il Viadotto Ripalta, costituito da 46 pile cave (sostegni del viadotto a forma di “C”, vedi allegato 2 – N.d.r.) di altezza variabile tra un minimo di 5.00m ed un massimo di 7.00 m rispetto all’attuale piano campagna.
L’intervento progettuale, lungo il suo sviluppo, interessa un’area particolarmente articolata dal punto di vista idraulico. In particolare una parte dell’intervento ricade all’interno del bacino del Fiume Fortore che viene attraversato dalla linea ferroviaria in prossimità della foce. Ciò ha reso necessario prevedere dei tombini di trasparenza idraulica (ossia l’opera deve essere “trasparente” per il deflusso delle acque, cioè non deve peggiorare il livello di rischio idraulico esistente per la zona e deve salvaguardare la sua stessa esistenza – N.d.r) a salvaguardia dell’opera in caso di eventi di piena (n. 6 tombini in destra idraulica del Fiume Fortore, n. 10 tombini in sinistra idraulica del Fiume Fortore).
Sempre nell’ottica di massimizzare la “trasparenza idraulica” dell’opera rispetto al bacino idrografico interessato, in progetto è prevista la demolizione del rilevato ferroviario della Linea Storica che verrà dismesso con l’attivazione della nuova infrastruttura.
Oltre alla realizzazione di nuovi tombini in corrispondenza del Canale Capoposta e del Fosso Pontonicchio, occorrerà, poi, riprofilare l’alveo del Fosso Paradiso nel tratto interessato dal Viadotto Ripalta, mentre l’attuale tombino ad arco in muratura in corrispondenza del fosso Olivella 2 sarà sostituita da una nuova opera di attraversamento realizzata attraverso una batteria di tre canne scatolari:
L’unico intervento previsto per la risoluzione delle interferenze viarie è la soppressione dell’attuale P.L. (Passaggio a Livello – N.d.r.), posto al km 4+425 circa, che sarà sostituito da un sottovia che attraverserà la sede ferroviaria in corrispondenza del km 4+034.
Il progetto prevede, poi, la dismissione della SSE (Sotto-Stazione Elettrica – N.d.r.) di Ripalta attualmente in uso e la realizzazione di una nuova SSE in media tensione in prossimità dell’area di stazione di Ripalta.
Oltre agli interventi infrastrutturali, in progetto sono previsti anche interventi tecnologici relativi agli impianti di trazione elettrica, luce e forza motrice, segnalamento e telecomunicazioni.