Quali lavori si possono realizzare in attesa del condono di un abuso

03/01/2025 – Quando si attende l’esito di una istanza per la sanatoria o il condono di un abuso edilizio non si possono realizzare altri interventi.
 
Questo è il principio generale, più volte ribadito dalla giurisprudenza. Tuttavia, la stessa giurisprudenza è arrivata a prevedere una deroga alla regola.
 
Questo significa che, in determinati casi, si possono realizzare lavori sull’immobile abusivo mentre si attende la sanatoria. Ci sono però una serie di condizioni da rispettare.
 
Abuso edilizio in attesa di condono, il dubbio sui lavori
Il caso è iniziato nel 2016, quando un Comune del Lazio ha contestato al proprietario di un immobile la realizzazione di opere di ristrutturazione edilizia senza alcun permesso. Le opere consistono nel rifac…Continua a leggere su Edilportale.com]]>

Quale potere ha la Soprintendenza sull’esito della sanatoria edilizia?

27/12/2024 – Nel procedimento per ottenere la sanatoria edilizia ci sono diversi aspetti da considerare. Tra questi c’è la tutela del paesaggio, curata dalla Soprintendenza.
 
Il parere della Soprintendenza è vincolante e quindi può influenzare l’esito dell’istanza di sanatoria edilizia.
 
Ma su quali aspetti può pronunciarsi la Soprintendenza? Essa può avere voce in capitolo in altri ambiti non strettamente attinenti alla tutela del paesaggio?
 
A questo interrogativo ha risposto il Tar Campania con la sentenza 2432/2024.
 
Il parere della Soprintendenza sulla sanatoria edilizia
I giudici hanno esaminato il caso iniziato nel 1986, quando il proprietario di tre immobili presenta istanza di condono per alcuni ampliamenti volumetrici…Continua a leggere su Edilportale.com]]>

Lavori su parti comuni condominiali: responsabilità del condominio e dell’appaltatore

20/12/2024 – La gestione delle parti comuni in un condominio è una questione di grande rilevanza pratica e giuridica, specialmente quando si tratta di eseguire lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria.
 
Tra le parti coinvolte emergono due soggetti principali: Il condominio (nella figura dell’amministratore) quale custode del bene comune e l’appaltatore incaricato dell’esecuzione dei lavori. La ripartizione delle responsabilità tra questi due attori è un tema complesso, regolato sia dal Codice Civile che dalla Giurisprudenza.
 
Secondo l’art. 2051 del Codice Civile, il condominio, quale custode delle cose comuni, è responsabile dei danni cagionati dalle stesse, salvo che si provi il caso fortuito. Il custode, in quanto soggetto incaricato di vigilare, assume una responsabilità indiretta: non è pertanto direttam…Continua a leggere su Edilportale.com]]>

Rinnovabili, in arrivo nuovi incentivi fino a 9,7 miliardi di euro

20/12/2024 – Arriva il via libera della Commissione Europea al decreto Fer X, che definisce il sistema di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici, eolici, idroelettrici e impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.
 
Per effetto del decreto Fer X, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili potrà contare su incentivi per un totale di 9,7 miliardi di euro con l’obiettivo di favorire la transizione a un’economia a zero emissioni nette.
 
La dotazione di 9,7 miliardi di euro è stata stimata in base ai prezzi di mercato, ma il sostegno netto effettivo può essere inferiore in caso di prezzi di mercato superiori al previsto.
 
Le agevolazioni del decreto Fe…Continua a leggere su Edilportale.com]]>

HBIM: come il digitale trasforma il restauro e la gestione del patrimonio storico

20/12/2024 – L’HBIM, acronimo di Heritage o Historic Building Information Modeling, è l’applicazione della tecnologia BIM agli edifici esistenti, che spaziano dalle costruzioni degli anni ’50 del XX secolo ai manufatti di grande valore storico, architettonico e monumentale.
 
L’Historic BIM permette di creare una rappresentazione digitale tridimensionale degli edifici, catturando e documentando le loro caratteristiche architettoniche, strutturali e storiche.
 
La ricostruzione digitale avviene attraverso la modellazione per oggetti, seguendo una logica simile a quella dei modelli BIM tradizionali, ma con l’integrazione di dati specifici per l’edilizia storica. Tra queste informazioni rientrano, ad esempio, l’evoluzione dell’edificio nel tempo, il suo stato di conservazione, l’integrità funzionale e documenti aggiuntivi come fonti storiche e immagini.
 
Perché associare il BIM al recupero?
In Ita…Continua a leggere su Edilportale.com]]>

Risparmio energetico, Enea: oltre il 56% realizzato grazie ai bonus

19/12/2024 – Nel 2023 in Italia la maggior parte degli oltre 3,6 Mtep di nuovi risparmi energetici sono stati realizzati grazie alle detrazioni fiscali. Complessivamente, il traino dei bonus è stato preponderante: circa 2 Mtep pari a una quota del 56,2% dei risparmi totali 2023.
 
Il risparmio energetico è stato generato grazie a progetti avviati dal 2021 con il supporto delle misure per ottemperare agli obblighi della Direttiva europea sull’efficienza energetica[1] ed equivale al 92% dell’obiettivo fissato per il solo 2023 dal PNIEC[2].
 
È quanto emerge dal 13° Rapporto annuale ENEA sull’efficienza energetica, presentato ieri nel corso di un convegno a Roma alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
 
Oltre che alle detrazioni fiscali, la riduzione dei consumi di energia finale è attrib…Continua a leggere su Edilportale.com]]>

In Italia il 56% degli edifici pubblici è inefficiente, 1 su 4 è in classe G

19/12/2024 – Il settore edilizio in Italia, responsabile del 42% dei consumi energetici e del 18% delle emissioni di gas serra, rappresenta una leva fondamentale su cui intervenire per rispondere alla necessità di decarbonizzazione, come previsto dall’Agenda strategica europea.
 
Con una spesa media di 50 miliardi di euro l’anno per i consumi termici ed elettrici negli edifici, l’obsolescenza del patrimonio immobiliare italiano sottolinea l’urgenza di accelerare. In questo contesto, la Pubblica Amministrazione (PA) può contribuire in maniera decisiva, considerando che il 56% degli edifici pubblici in Italia è nelle classi energetiche più basse.
 
In linea con la Direttiva UE, il Piano Nazionale Integrato per l’…Continua a leggere su Edilportale.com]]>

Bonus edilizi, tutte le novità della Manovra 2025

19/12/2024 – Approda oggi in Aula alla Camera la Manovra 2025. Nel testo all’esame ci sono le proroghe e le modifiche ai bonus edilizi 2025 – bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus e bonus mobili – contenute nel testo iniziale della Legge di Bilancio.
 
Gli emendamenti approvati nei giorni scorsi dalla Commissione Bilancio, infatti, non hanno modificato la nuova disciplina che la Manovra 2025 ha disegnato per le detrazioni fiscali relative agli interventi edili. Sono state, però, introdotte due novità: lo stop alle caldaie a gas e il bonus elettrodomestici.
 
Bonus ristrutturazione 2025, nuove aliquote e nuove scadenze
Il bonus ristrutturazione, la detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio, viene prorogato fino al 2033 con aliquote decrescenti nel…Continua a leggere su Edilportale.com]]>

Se il professionista chiude la Partita Iva può continuare a usare i crediti Superbonus?

19/12/2024 – I crediti Superbonus si trovano nei cassetti fiscali dei professionisti e delle imprese che hanno praticato lo sconto in fattura durante lo svolgimento di prestazioni professionali e lavori nell’ambito di interventi agevolati con il Superbonus.
 
I continui cambiamenti della normativa sui bonus edilizi hanno creato una serie di dubbi tra coloro che sono ancora in possesso di crediti Superbonus, ad esempio perché non sono riusciti a cedere tali crediti o perché hanno scelto di utilizzarli in compensazione.
 
Di recente l’Agenzia delle Entrate ha spiegato cosa accade ai crediti Superbonus quando un professionista cessa la sua attività.
 
Il dubbio sui crediti Superbonus
Un geometra si è rivolto all&rsq…Continua a leggere su Edilportale.com]]>

Caldaie a gas, stop ai bonus dal 2025

18/12/2024 – È arrivato nella notte il via libera della Commissione Bilancio della Camera alla Manovra 2025, dopo il lungo esame degli emendamenti, molti dei quali sono stati riformulati.
 
Tra le ultime novità di interesse per il nostro settore ci sono lo stop dal 2025 ai bonus fiscali per le caldaie alimentate da combustibili fossili e il bonus elettrodomestici.
 
Stop al bonus caldaie dal 2025
Un emendamento alla Manovra approvato in Commissione Bilancio esclude dall’ecobonus e dal bonus ristrutturazione, a partire dal 2025, gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
 
La norma ottempera alla Direttiva Case Green che dal 1° gennaio 2025 vieta ai Paesi UE di incentivare le …Continua a leggere su Edilportale.com]]>